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Giulia Resta

Livia Drusilla Claudia, la “Domina” di Sky

La miniserie “Domina” tenta di svelare qualche segreto su Livia Drusilla. Chi era davvero Livia? E perché dedicare proprio a lei una serie tv?


Statua di Livia Drusilla - Museo Archeologico Nazionale di Madrid


Nel 2021 Sky Original produce una miniserie di 8 episodi intitolata “Domina” basata sulla vita di Livia Drusilla, personaggio fondamentale della storia romana interpretato dall’attrice Katia Smutniak. Di produzione italo-britannica la serie è stata ideata da Simon Burke. Ma chi era davvero Livia? E perché dedicare proprio a lei una serie tv?


Livia Drusilla Claudia, nota anche come Livia o Giulia Augusta, è conosciuta principalmente per essere stata la moglie dell’imperatore romano Augusto, nonché antenata di imperatori e personaggi politici fondamentali per la storia romana: madre di Tiberio e di Druso Maggiore, nonna di Germanico e Claudio e bisnonna di Caligola.


Tuttavia limitarsi al suo albero genealogico sarebbe riduttivo: Livia Drusilla, infatti, svolse un ruolo fondamentale per la storia romana e non solo. Ritenuta da molti una vera arrampicatrice sociale, la nobildonna romana, nata il 30 gennaio 58 a.C., sposa a 16 anni il cugino Tiberio Claudio Nerone da cui ebbe due figli. Nel 39 a.C. però incontra Gaio Giulio Cesare Augusto, meglio conosciuto come Ottaviano o Augusto, che sposerà in seguito al divorzio con Tiberio: si narra che tra Ottaviano e Livia fu amore a prima vista, un vero e proprio colpo di fulmine, e che il loro matrimonio durò più di 50 anni grazie alla complicità e all’intesa che li legava.


Secondo gli storici la moglie del primo imperatore di Roma era una donna curiosa e attenta, amante della moderazione, ottima padrona di casa e al tempo stesso abile nella gestione delle finanze familiari; in particolare Ovidio la descrive come una “Venere col volto di Giunone”, dotata di una bellezza insolita: occhi grandi, bocca piccola, zigomi pronunciati.


In ogni caso Livia non è mai stata una figura marginale negli anni in cui suo marito governò Roma, anzi prese parte attivamente alla vita politica, diventando una sorta di braccio destro di uno degli imperatori più importanti della città eterna. E proprio in questo rappresenta un punto di svolta e di rottura nell’interpretazione del ruolo della donna: a quei tempi la tradizione imponeva che le donne di un certo rango venissero fatte sposare solo e unicamente per gli interessi politici dei loro padri senza contemplare in alcun modo una loro influenza nelle decisioni politiche. E Livia stravolge completamente questo concetto cambiando tutte le regole del gioco: lei diventa l’incarnazione del potere femminile a Roma, la prima a “sdoganare” il concetto di imperatrice, rappresentando una donna che da sposa passiva diventa fedele consigliera, dotata di un proprio pensiero in grado di sostenere, contraddire o influenzare le decisioni prese dall’imperatore.

Coppia molto amata dal popolo, Livia e Augusto furono entrambi divinizzati dopo la morte.


Un plauso, dunque, a Sky che ha tentato tramite la miniserie “Domina” di svelare qualche segreto su questa incredibile figura femminile dell’antichità.

 

Bibliografia

L. Canali, “Augusto, braccio violento della storia”, Bompiani

M. Dennison, “Livia. L’imperatrice di Roma”, Castelvecchi


Sitografia:


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