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  • Giulia Resta

I Lemuria: arrivano i fantasmi e non ci si sposa a maggio!

L’Halloween dell’antica Roma, tra spiriti della notte e figure spettrali

Il santuario di Ecate, in Lagina (Turchia) (www.commons.wikimedia.org)


Sapevate che nell’antica Roma esistevano delle vere e proprie celebrazioni per esorcizzare gli spiriti dei morti? Queste feste prendono il nome di Lemuria (o Lemuralia), un’antica festività romana che si celebrava nel mese di maggio, per esattezza il 9, l’11 e il 13 maggio, dedicata ai lemuri, gli spiriti dei morti. Il termine deriva dal latino lemures, cioè spiriti della notte, creature equivalenti ai fantasmi che, nella religione romana, erano considerati i veri antenati dei vampiri, anime che non riuscivano a trovare pace in seguito a una morte violenta: questi dannati tornavano sulla terra per tormentare e perseguitare i vivi, vagando senza sosta fino a portare allo sfinimento e alla pazzia le loro vittime. Erano creature non facilmente identificabili e definibili, girovagavano per le strade intrappolate in una sorta di limbo da cui non riuscivano a fuggire: queste figure spettrali erano guidate dalla Dea Ecate, potente signora dell’oscurità, che regnava sui demoni, sui fantasmi e sui morti.


La leggenda narra che questa festività fu introdotta da Romolo con l’intento di placare lo spirito del fratello Remo, da lui ucciso, che lo perseguitava e non gli dava pace. I Romani istituirono, dunque, dei riti per scacciare i lemuri: queste cerimonie erano svolte principalmente dal pater familias che il 9 maggio, il primo giorno dei Lemuria, prima si purificava le mani e poi gettava alle sue spalle delle fave nere offrendole ai lemuri, atto che serviva a scacciarli dalla propria casa. Addirittura agli antichi Romani era vietato sposarsi a maggio, considerato il mese dei morti, quello in cui si celebravano i defunti, in cui i templi erano chiusi.


La tradizione dei Lemuria fu interrotta da papa Bonifacio IV quando, il 13 maggio 610, consacrò il Pantheon a Roma per la Beata Vergine e tutti i martiri: secondo gli storici questa usanza fu cristianizzata nella festa di Tutti i Santi con l’intento di depaganizzare la festa dei Lemuria. Inizialmente la festa di Tutti i Santi veniva celebrata il 13 maggio, poi nell’VIII secolo fu spostata al 1° novembre, rimanendo così fino ai giorni nostri.

 

Bibliografia

G. Vaccai, “Le feste di Roma antica”, Edizioni Mediterranee 1986


Sitografia


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Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Roma n. 68/2022 del 10 maggio 2022

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