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Giulia Resta

André Derain. The Greatest Painters of the World

Icona dell’arte del Novecento e sperimentatore controcorrente, André Derain è un importante esponente delle avanguardie artistiche del primo Novecento e precursore del classicismo degli anni Venti

Charing Cross Bridge, London. André Derain, 1906. Wikimedia Commons.


La serie tv “The Greatest Painters of the World” narra la vita e la carriera di alcuni pittori di fama mondiale. Un episodio della serie tv è dedicato all’artista e pittore francese André Derain, uno dei fondatori del fauvismo e tra i più grandi artisti del XX secolo, amico di Picasso, Matisse e Braque. Diretta da Ralf Liderman e Jacques Vichet e prodotta da TV Media Network, la serie tv è disponibile nel catalogo Netflix.


Il docu-film analizza e racconta la vita privata e artistica di André Derain ed è impreziosito dalle parole di alcuni grandi esperti d’arte: Françoise Chatillon-Pierront (Responsabile della programmazione culturale del Museo dell’Orangerie), Laurence des Cars (Direttrice del Museo del Louvre), Olivier Le Bihan (Direttore e Conservatore Museo d’Arte Moderna di Troyes), Jean Paul Monery (Conservatore del Museo dell’Annonciade) e Jacqueline Munck (Conservatrice del Museo di arte moderna della città di Parigi).

 

Importante figura della rivoluzione artistica, sia pittorica che scultorea, dell’inizio del XX secolo, André Derain è uno degli esponenti del fauvismo, movimento pittorico europeo del XX secolo che seguì e rinnovò le sperimentazioni tecniche del postimpressionismo. Nato nei primissimi anni del Novecento, il fauvismo ha influenzato tutta l’arte del XX secolo e si caratterizza in particolare per la semplificazione delle forme e l’utilizzo di colori aggressivi, puri e vivaci: per i Fauves infatti il colore era un mezzo di espressione personale e la loro arte era basata sull’istinto.


La vita e la produzione artistica di Derain sono riferibili a tre periodi ben distinti e diversi tra loro. Il primo periodo è sicuramente fauvista, caratterizzato dall’uso di colori vivaci e puri; il secondo periodo è più cupo, con l’utilizzo di colori più naturali e realistici; il terzo, invece, corrisponde a una nuova fase di creazione artistica e vede l’artista dedicarsi a quadri più personali ricorrendo a uno stile più tradizionale.

 

I soggetti dei suoi dipinti erano svariati e spaziava molto nei temi che amava rappresentare: prediligeva i ritratti, soprattutto di amici e conoscenti, si cimentò molto nei nudi, che per lui erano un terreno di sperimentazione, di messa in discussione e costante ricerca stilistica e amava molto anche la rappresentazione delle nature morte, caratterizzate da uno stile giapponeggiante, essenziale e luminoso. Tutte le sue opere erano però accomunate dalla volontà di Derain di riflettere le sue preoccupazioni non solo come artista ma anche del mondo in cui viveva.

 

Conosciuto principalmente per la sua attività pittorica, Derain fu anche scultore, illustratore, scenografo, incisore, ceramista e costumista teatrale. Ispiratore e precursore di molte delle maggiori correnti della pittura moderna e contemporanea, erede dell’impressionismo, iniziatore della pittura Fauve e uno dei padri del cubismo, l’eredità artistica di Derain rimane una parte importante del mondo dell’arte.


“La sostanza della pittura è la luce”


André Derain. Wikimedia Commons.



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